Inviato da Domenico Pisano il 24 febbraio 2001 alle 22:01:05:
In vista del voto degli Italiani all’estero, esiste la giustificata preoccupazione di molti Cittadini Italiani che sono in possesso anche della cittadinanza Americana: molti di essi si chiedono infatti quale conseguenze puo’ portare al loro status di cittadini americani, il fatto di votare per il Parlamento Italiano.
Nessuno di essi, pur conservando la loro Italianita’, desidera perdere interessi, lavoro e beni, e rischiare crisi familiari, pur non volendo rinunciare al diritto di esprimere il proprio voto per il proprio Paese.
E allora? Allora, ho creduto opportuno, anzi, importante e vitale, verificare, senza dubbi e riserve, se vi sia effettivamente il rischio di perdere la cittadinanza Americana da parte di quei Cittadini Italiani che ne sono in possesso.
Orbene, tale rischio non esiste nella maniera piu’ assoluta e categorica.
Mentre precedentemente, l’ "Immigration and National Act" del 1952 prevedeva effettivamente alla "Section 349, comma (a) (5)" che l’esercizio del voto di un cittadino Usa che abbia doppia cittadinanza, nelle elezioni dell’altro Stato di cui e’ cittadino, potesse costituire un "potentially expatriating act", successivamente , una sentenza della Corte Suprema Federale del 1967 nel caso "Afroyim vs. Rusk", 387 U.S. 253, stabili’ che la perdita della cittadinanza come risultato dell’esercizio di voto in un’elezione di un Paese straniero, era INCOSTITUZIONALE.
Come e’ noto, e come ha pure sottolineato il Dipartimento di Stato, la detta decisione della Corte Suprema Federale ha valore di norma costituzionale, per cui il Congresso degli Stati Uniti vi e’ vincolato e non puo’ legiferare in senso contrario.
In aggiunta, sin dal 12 Marzo 1993, il Dipartimento di Stato con nota verbale all’Ambasciata Italiana in pari data, dichiarava che "dual nationals who vote in an Italian election do not risk loss of their U.S. nationality".
Infine, il 26 Ottobre 2000, il Dipartimento di Stato, nella persona del Director of Policy Review and Interagency Liaison, con altra lettera all’Ambasciata Italiana, ribadiva il contenuto della nota verbale del 1993, affermando che "..it remain completely valid. Italian Citizens who are also Citizens of the United States do not prejudice in any way their U.S. citizenship by voting in an election in Italy".
Tutto chiarito quindi, e, ammesso che si voti in loco nelle prossime elezioni politiche Italiane, l’esercizio del diritto di voto potra’ essere fatto dai Cittadini Italiani con doppia cittadinanza, senza nessun rischio e conseguenza.
Mi e’ d’obbligo ringraziare il Console Generale d’Italia a Los Angeles Dr.Massimo Roscigno, per la cortesia e precisione con cui mi ha riportato dati e citazioni riportate nel presente articolo.
Quanto sopra, anche se gia’ noto per le vie ufficiose, e’ ora stabilito ufficialmente: quindi nessun pericolo per i tanti Italo-Americani, in possesso della doppia cittadinanza, che vogliano esercitare il loro diritto di voto per l’Italia, sia in elezioni politiche che in altre consultazioni referendarie.
Ciascuno di Voi, potra’ naturalmente, se lo riterra’ opportuno, avere ulteriore doppia-conferma dalla rappresentanza consolare competente per territorio.
Sperando avervi dato una conferma di assoluta importanza, anche in caso quanto comunicato fosse gia’ conosciuto, rimaniamo tutti nella speranza, ormai assai tenue o quasi nulla, di poter finalmente esercitare finalmente il nostro diritto (e dovere) di voto, scegliendoci inoltre i nostri rappresentanti, a tutela dei nostri interessi, verso cui fino ad ora il nostro Paese ha dimostrato cosi’ scarsa sensibilita’; e la quasi sicura mancata approvazione della Legge relativa e’ chiara controprova di questa mancanza di sensibilita’, lasciandoci soli e lontani.
Ringraziando dell’attenzione che vorrete riservare a questa mia, invio i miei piu’ cordiali saluti.
Domenico Pisano.